Il 27 e 28 marzo, in occasione della Festa del Papà, l’Istituto Penitenziario “A. Graziano” di Avellino ha ospitato un momento di incontro tra padri e figli, accompagnato da attività, giochi e scambio di doni.
Ci sono emozioni difficili da comunicare e che il volto gioioso di un bambino riesce a trasmettere più di mille parole. Se le immagini in questione si potessero veicolare, allora parlerebbero in maniera loquace gli occhi lieti, i sorrisi, la commozione di padri e figli in occasione dell’evento svoltosi presso l’Istituto Penitenziario di Avellino, in occasione della festa del papà 2025.
Grazie alla Fondazione della Comunità Salernitana, ente capofila del progetto S.Av.E. L.ove, alla Caritas Diocesana di Avellino e altri partner di progetto, e in collaborazione con Banco Alimentare Campania, è stato possibile organizzare un momento speciale per rafforzare il legame tra padri e figli, nonostante le difficoltà legate alla detenzione. I partecipanti hanno preso parte a giochi, attività ludiche e momenti di convivialità, pensati per offrire ai padri detenuti e ai loro figli l’opportunità di stare insieme in un clima sereno e accogliente. La conviviale è stata accompagnata da un gesto solidale che ha allietato i più piccoli: la donazione di 50 giocattoli, che ha consentito a ciascun papà di sceglierne uno da regalare ai propri figli. Bambole, trenini, macchinine, giochi da tavolo e altri passatempi che i bambini hanno potuto portare a casa come ricordo di una giornata trascorsa con il proprio genitore.
La Festa del Papà celebrata all’interno del carcere ha trasmesso un messaggio chiaro: le relazioni vanno oltre la separazione fisica e rappresentano il cemento dell’esistenza. Il legame tra padre e figlio rimane fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei bambini, soprattutto quando questi si trovano a vivere una situazione di particolare fragilità. Creare occasioni di incontro e condivisione contribuisce a rafforzare questo rapporto, riducendo il senso di distanza e isolamento.
Il progetto S.Av.E. L.ove prosegue il suo lavoro per garantire che queste relazioni possano essere coltivate nel tempo, offrendo opportunità concrete di supporto alla genitorialità e alla crescita dei legami familiari.